“Evil Dead” – La soffitta di B-erre è piena di demoni interiori

Foto di gost, edit di Steve Stecca

B-erre torna con un pezzo dritto in faccia: si chiama "Evil Dead" e porta con sé tutto il disagio di chi si sente fuori posto.

Il brano è un mix di trap e metal, con suoni grezzi, distorti, testi che non cercano di addolcire nulla. C’è la soffitta, c’è il sangue e c’è una mente che fatica a stare a galla tra pillole, sbalzi d’umore e paranoie.
Non è un pezzo da interpretare troppo: è diretto, sporco, vero, e fa sentire la tensione addosso.

“Tengo una thot su in soffitta / Il sangue cola dal soffitto” – B-erre racconta il suo film horror, un film che non ha bisogno di effetti speciali perché parla di realtà: quella che brucia dentro quando ti senti fuori posto, quando la testa non collabora, quando l’unico modo per stare zitto è alzare il volume al massimo.

Il beat ti prende a pugni, il ritornello si incolla in testa come una scena splatter, e l’atmosfera è tutta tinta di rosso, nel suono e nelle immagini.

"Sono un fan dei film horror, è l'unico genere che riesce a tenermi fisso davanti allo schermo. Mi piacciono registi come Hitchcock e Stanley Kubrick, e nel cinema di oggi sento molto vicino Ari Aster, che per me è una specie di guida, insieme all’estetica di Robert Eggers. Questo brano, in particolare, è un tributo al remake del 2013 di La Casa (il celebre film di Sam Raimi), cioè Evil Dead di Fede Álvarez. L'atmosfera dark di quel film ha influenzato di sicuro la scrittura del pezzo: nel film c’è una ragazza eroinomane posseduta dal demonio e rinchiusa in cantina, nel mio brano invece tengo una 'thot' chiusa in soffitta.

Ho sempre sofferto di disturbi mentali fin da piccolo e ho avuto diverse ricadute, ma per fortuna, fino ad ora, sono sempre riuscito a uscirne grazie alla terapia, anche farmacologica. Ne ho sempre parlato senza problemi nei miei pezzi, proprio per sdoganare questi tabù che ci sono attorno ai disturbi mentali. Di sicuro un brano come Evil Dead è provocatorio e va preso come tale“
~B-erre

"Evil Dead" è la voce di chi non ha paura di mostrare le sue crepe, anche in modo estremo. Non è per tutti. Ma se ti ci ritrovi, lo capisci subito.

Steve Stecca

Artist & Media Manager - Record Label Founder
Graphic Designer - Event Organizer
steve@bsestudios.it

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